Lettera dal delegato Cassa Previdenza Assistenza Dottori Commercialisti di Pordenone

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Riceviamo lettera dal collega dr. Paolo Ingrao, nostro delegato cassa,  e volentieri pubblichiamo di seguito. Rimaniamo a disposizione per commenti o repliche da indirizzarsi alla nostra mail: segreteria AT ugdcec.pn.it .

Cari colleghi, rubo pochi minuti alla Vostra attenzione per rendervi partecipi di quanto sta accadendo al mondo delle Casse previdenziali private tra cui la nostra Cassa.

Da tempo ormai una lenta ma costante attività da parte degli organi centrali sta cercando di attrarre il mondo della previdenza privata nell’alveo della previdenza pubblica.

Come raccontatoci da parte del Presidente della nostra Cassa, Dott. Renzo Guffanti, nell’incontro che abbiamo tenuto a dicembre scorso, una serie di adempimenti prettamente rivolti agli enti pubblici vengono riversati anche sulle Casse private. Questo per effetto dell’inclusione delle stesse nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, annualmente individuate dall’ISTAT con provvedimento pubblicato annualmente sulla Gazzetta Ufficiale, ai sensi dell’art. 1 comma 3 della legge 96/1999.

Un abominio giuridico, visto che il trattamento degli enti previdenziali di natura privata è a tutti gli effetti equiparato alle società private, non ultimo dal punto della tassazione, ben più gravosa di quella applicata agli enti previdenziali pubblici.

Ebbene per effetto di questo la Nostra Cassa ha dovuto adeguarsi alla normativa sulla spendig review, dovendo riversare a capitoli di spesa pubblica parte dei risparmi imposti. Soldi nostri!

Certo la Cassa ha fatto ricorso dichiarando che il versamento non costituiva acquiescenza. Personalmente tuttavia avrei accantonato ma non riversato tale cifra. La maggioranza dell’assemblea tuttavia si è espressa diversamente.

Dopo di chè anche per le casse di previdenza private è entrata in vigore la normativa, sempre per il medesimo principio di inclusione nel suddetto elenco, sulla fatturazione elettronica. Con la piccola differenza che mentre per le amministrazioni centrali incluse nell’elenco Istat e per le amministrazioni locali il termine è stato differito al 31 marzo 2015, per gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale l’obbligo è sorto dallo scorso 6 giugno 2014.

Ulteriore adempimento per farci avvicinare al mondo degli enti pubblici. Anche la Nostra Cassa, pur non contribuendo alla finanza pubblica ha deciso di adeguarsi. Per me è stato un ulteriore posizione sbagliata che ci avvicina sempre più ad essere considerati come un ente pubblico, che non siamo.

Per questo motivo il sottoscritto partecipa a proprie spese alle assemblee, rifiutandosi di adottare un comportamento che segna un ulteriore debolezza del nostro Ente di previdenza privata.

Ed ora, novità di martedì, la nostra Cassa ha aderito alla richiesta, sempre motivata dall’inclusione nel citato elenco ISTAT, di redigere il budget per l’anno in corso e le successive sue revisioni, sotto forma di quanto previsto dal D. Lgs. 31 maggio 2011, numero 91. in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili per le pubbliche amministrazioni.

Il mio voto contrario, unito a quello di altri colleghi, preceduto da un mio intervento piuttosto critico, non è stato sufficiente ad evitare questo ulteriore passo verso una sempre più pericolosa equiparazione agli enti pubblici.

Si badi bene che è dal novembre dello scorso anno che si parla di questo tema e l’assemblea si era già espressa rinviando al mittente questa richiesta, pronta ad assumersi i potenziali rischi che questa disobbedienza avrebbe potuto comportare.

In un secondo momento tuttavia, la stessa si era resa disponibile a fornire i dati richiesti solo ai fini statistici.

Personalmente sono stato contrario anche a questa ipotesi, motivando con un mio intervento tale contrarietà ed uscendo dall’aula al momento della discussione di un punto di cui l’assemblea aveva già esplicitamente dichiarato non voler discutere.

E con me sono usciti dall’aula una trentina di colleghi, molti del Triveneto.

Ora l’assemblea ha mutato avviso su richiesta del consiglio di amministrazione, salvo appunto al sottoscritto, ad una quindicina di altri contrari e di una ventina di altri astenuti.

A ridosso dell’assemblea il consiglio di amministrazione ha presentato ricorso al TAR, ma intanto quello che i ministeri volevano lo hanno ottenuto….

Sentivo il bisogno di manifestarvi quanto è successo negli ultimi tempi perché non credo sia cosa da poco e perché, benché non richiesta dagli organi istituzionali, è necessario vi sia un’informazione agli aderenti alla Cassa di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti.

Il Delegato alla Cassa di Previdenza e Assistenza a favore dei Dottori Commercialisti di Pordenone

Dott. Paolo Ingrao